A inventare la dieta a zona è stato il biochimico americano Barry Sears. Il principio base è questo: equilibrando i carboidrati, le proteine e i grassi si può raggiungere uno stato fisico e mentale ottimale identificato come “zona”, condizione in cui l‘organismo lavora al suo massimo livello di efficienza.
Barry Sears ha strutturato la dieta a partire dalla volontà di controllare attraverso la dieta i cosiddetti eicosanoidi, gruppo di ormoni prodotti in piccole quantità da ogni cellula del nostro corpo. Gli eicosanoidi possono sia favorire la vasodilatazione e stimolare la risposta immunitaria, sia scatenare le reazioni diametralmente opposte, producendo quindi effetti molto nocivi. La dieta a zona si propone di raggiungere il perfetto equilibrio tra eicosanoidi antagonisti.
Per raggiungere lo scopo, si riduce il rischio di sbalzi glicemici, specie quelli dati dai carboidrati. Si arricchisce invece la quantità di proteine, che stimolano il glucagone, antagonista dell’insulina che serve a mobilitare le riserve di energia immagazzinate. Il controllo dei due ormoni, insulina e glucagone, avviene attraverso un controllo costante del dosaggio: 40% delle calorie devono derivare dai carboidrati, 30% dai grassi e 30% dalle proteine.
Dieta a zona: alimenti principali Gli alimenti a basso indice glicemico hanno via libera nella dieta a zona: pesce, carne, uova, latticini, ortaggi,mele, albicocche, agrumi, puro cioccolato amaro. Vanno limitati al massimo gli alimenti con indice glicemico alto: farine bianche, pasta, pane, biscotti, torte, riso, mais, patate. Le fonti proteiche sono carni e latticini magri, pesce, uova e legumi (compresi soia e tofu). Tra i grassi sono da privilegiare quelli monoinsaturi e polinsaturi (pesce, olio d'oliva, noci), evitando i saturi (carni rosse, burro).
Dieta a zona: pro e contro Positiva è l’idea cardine della dieta a zona, cioè quella di tenere sotto controllo il peso. Si corre il rischio di tagliare drasticamente i carboidrati, quando invece il taglio netto va fatto su zuccheri semplici, quelli contenuti nei dolci e nelle bibite gasate. Si tratta poi di un regime iperproteico che a lungo andare potrebbe interessare negativamente fegato e reni.
Dieta a zona: ideale se:
- Volete ridurre l’eccesso di adipe e rinforzare il sistema immunitario.
- Soffrite di ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, sovrappeso, infiammazioni in genere.
Dieta a zona: controindicata se :
V’innervosite appena sentite parlare di porzioni, percentuali, bilance, dosi. Sears ha strutturato un regime alimentare rigidamente basato sulla possibilità di calcolare una ripartizione esatta dei macronutrienti come blocchetti cui viene associato un preciso valore.
- Soffrite di disturbi renali.
Barry Sears ha strutturato la dieta a partire dalla volontà di controllare attraverso la dieta i cosiddetti eicosanoidi, gruppo di ormoni prodotti in piccole quantità da ogni cellula del nostro corpo. Gli eicosanoidi possono sia favorire la vasodilatazione e stimolare la risposta immunitaria, sia scatenare le reazioni diametralmente opposte, producendo quindi effetti molto nocivi. La dieta a zona si propone di raggiungere il perfetto equilibrio tra eicosanoidi antagonisti.
Per raggiungere lo scopo, si riduce il rischio di sbalzi glicemici, specie quelli dati dai carboidrati. Si arricchisce invece la quantità di proteine, che stimolano il glucagone, antagonista dell’insulina che serve a mobilitare le riserve di energia immagazzinate. Il controllo dei due ormoni, insulina e glucagone, avviene attraverso un controllo costante del dosaggio: 40% delle calorie devono derivare dai carboidrati, 30% dai grassi e 30% dalle proteine.
Dieta a zona: alimenti principali Gli alimenti a basso indice glicemico hanno via libera nella dieta a zona: pesce, carne, uova, latticini, ortaggi,mele, albicocche, agrumi, puro cioccolato amaro. Vanno limitati al massimo gli alimenti con indice glicemico alto: farine bianche, pasta, pane, biscotti, torte, riso, mais, patate. Le fonti proteiche sono carni e latticini magri, pesce, uova e legumi (compresi soia e tofu). Tra i grassi sono da privilegiare quelli monoinsaturi e polinsaturi (pesce, olio d'oliva, noci), evitando i saturi (carni rosse, burro).
Dieta a zona: pro e contro Positiva è l’idea cardine della dieta a zona, cioè quella di tenere sotto controllo il peso. Si corre il rischio di tagliare drasticamente i carboidrati, quando invece il taglio netto va fatto su zuccheri semplici, quelli contenuti nei dolci e nelle bibite gasate. Si tratta poi di un regime iperproteico che a lungo andare potrebbe interessare negativamente fegato e reni.
Dieta a zona: ideale se:
- Volete ridurre l’eccesso di adipe e rinforzare il sistema immunitario.
- Soffrite di ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, sovrappeso, infiammazioni in genere.
Dieta a zona: controindicata se :
V’innervosite appena sentite parlare di porzioni, percentuali, bilance, dosi. Sears ha strutturato un regime alimentare rigidamente basato sulla possibilità di calcolare una ripartizione esatta dei macronutrienti come blocchetti cui viene associato un preciso valore.
- Soffrite di disturbi renali.