Chi segue una dieta crudista, conosciuta anche con il nome di Raw diet, abbraccia una scelta alimentare precisa basata su un presupposto fondamentale, riassumibile in questi termini: soddisfare la fame senza accendere i fornelli. L'assunzione di alimenti non cotti è una scelta funzionale a preservare le caratteristiche nutrizionali di ogni alimento: di fatto, una volta che la cottura supera i 50°, gli alimenti perdono tutti i loro enzimi e le vitamine in essi contenuti.
L'unico uso di calore consentito nella dieta crudista è quello per intiepidire le bevande, che non devono comunque superare i 40 °C. La dieta crudista, oltre agli alimenti cotti, esclude anche quelli esistenti in commercio già sterilizzati e pastorizzati (come il latte).
La scelta crudista è anche motivata da argomenti etici e filosofici, in quanto si tratta di un regime alimentare che mira a conservare la vitalità degli alimenti che il calore disintegrerebbe. Non si tratta tanto di una decisione estrema quanto di un modo diverso di ragionare e percepire il cibo.
Dieta crudista: alimenti principali La dieta crudista si basa prevalentemente sul consumo di verdure e frutta di stagione, semi oleosi e noci. Non sono contemplati grassi saturi e zuccheri. Se decidete di seguire una dieta crudista, sappiate che vi saranno utili frullatori, centrifughe, essiccatori per alimenti e germogliatori. I germogliatori permettono di ottenere germogli in modo semplice ed economico, semplicemente mettendo in ammollo i semi (fagioli, lenticchie, grano, quinoa). I germogli si conservano in frigoriferoanche per una settimana e si possono impiegare come ingredienti per insalate, salse, paté e polpette.
Dieta crudista: pro e contro L'eliminazione di qualsiasi tecnica di cottura, oltre a non alterare la composizione naturale degli alimenti, li rende anche maggiormente digeribili. Se anche nelle diete non crudiste si consiglia di iniziare il pasto con un alimento crudo è perché esso fornisce gli enzimi coadiuvanti della digestione; è dunque facile comprendere quanto disintossicante possa esser la dieta crudista.
Positivi sono anche gli effetti ambientali della dieta crudista su scala globale, dal momento che consente di eliminare il 90% della spazzatura prodotta ogni giorno contribuendo alla salvaguardia dell'ambiente, oltre a limitare drasticamente l'uso di gas e corrente elettrica.
Si deve accettare la rinuncia ad alcuni alimenti nella loro versione successiva alla cottura. Ad esempio, gli spinaci con la cottura perdono l'acido ossalico di cui sono ricchi e lo stesso vale per la solanina contenuta nei peperoni. La dieta crudista è povera di carne per un motivo semplice: per quanto riguarda gli alimenti di origine animale è fondamentale conoscere l'esatta provenienza e avere garanzie di igiene, dal momento che, se verranno consumati, non saranno sottoposti alla sterilizzazione data dalla cottura.
Dieta crudista: ideale se Si riscontra una certa debolezza dell'apparato digerente o si ha un rapporto conflittuale con il cibo (malattie come anoressia, bulimia). Utile in caso di intolleranze o allergie alimentari.
Dieta crudista: controindicata se
Ci vuole gradualità, il corpo saprà dirvi come fare questa transizione. Se si ha la tendenza a soffrire di colite è bene seguire la dieta crudista con cautela, dal momento che prevede un largo concusmo di frutta e verdura di stagione. Inoltre, se si intraprende questo percorso è meglio seguire un regime preciso, che elimini i prodotti che contengono principi attivi o componenti che crudi non fanno bene affatto: acido fitico, glucosidi, avidina, sono sostanze che sono eliminate con la cottura e che crude potrebbero causare dei problemi all’organismo o rallentare il funzionamento della tiroide.
L'unico uso di calore consentito nella dieta crudista è quello per intiepidire le bevande, che non devono comunque superare i 40 °C. La dieta crudista, oltre agli alimenti cotti, esclude anche quelli esistenti in commercio già sterilizzati e pastorizzati (come il latte).
La scelta crudista è anche motivata da argomenti etici e filosofici, in quanto si tratta di un regime alimentare che mira a conservare la vitalità degli alimenti che il calore disintegrerebbe. Non si tratta tanto di una decisione estrema quanto di un modo diverso di ragionare e percepire il cibo.
Dieta crudista: alimenti principali La dieta crudista si basa prevalentemente sul consumo di verdure e frutta di stagione, semi oleosi e noci. Non sono contemplati grassi saturi e zuccheri. Se decidete di seguire una dieta crudista, sappiate che vi saranno utili frullatori, centrifughe, essiccatori per alimenti e germogliatori. I germogliatori permettono di ottenere germogli in modo semplice ed economico, semplicemente mettendo in ammollo i semi (fagioli, lenticchie, grano, quinoa). I germogli si conservano in frigoriferoanche per una settimana e si possono impiegare come ingredienti per insalate, salse, paté e polpette.
Dieta crudista: pro e contro L'eliminazione di qualsiasi tecnica di cottura, oltre a non alterare la composizione naturale degli alimenti, li rende anche maggiormente digeribili. Se anche nelle diete non crudiste si consiglia di iniziare il pasto con un alimento crudo è perché esso fornisce gli enzimi coadiuvanti della digestione; è dunque facile comprendere quanto disintossicante possa esser la dieta crudista.
Positivi sono anche gli effetti ambientali della dieta crudista su scala globale, dal momento che consente di eliminare il 90% della spazzatura prodotta ogni giorno contribuendo alla salvaguardia dell'ambiente, oltre a limitare drasticamente l'uso di gas e corrente elettrica.
Si deve accettare la rinuncia ad alcuni alimenti nella loro versione successiva alla cottura. Ad esempio, gli spinaci con la cottura perdono l'acido ossalico di cui sono ricchi e lo stesso vale per la solanina contenuta nei peperoni. La dieta crudista è povera di carne per un motivo semplice: per quanto riguarda gli alimenti di origine animale è fondamentale conoscere l'esatta provenienza e avere garanzie di igiene, dal momento che, se verranno consumati, non saranno sottoposti alla sterilizzazione data dalla cottura.
Dieta crudista: ideale se Si riscontra una certa debolezza dell'apparato digerente o si ha un rapporto conflittuale con il cibo (malattie come anoressia, bulimia). Utile in caso di intolleranze o allergie alimentari.
Dieta crudista: controindicata se
Ci vuole gradualità, il corpo saprà dirvi come fare questa transizione. Se si ha la tendenza a soffrire di colite è bene seguire la dieta crudista con cautela, dal momento che prevede un largo concusmo di frutta e verdura di stagione. Inoltre, se si intraprende questo percorso è meglio seguire un regime preciso, che elimini i prodotti che contengono principi attivi o componenti che crudi non fanno bene affatto: acido fitico, glucosidi, avidina, sono sostanze che sono eliminate con la cottura e che crude potrebbero causare dei problemi all’organismo o rallentare il funzionamento della tiroide.